
OSSIGENOTERAPIA

VIVI APPIENO OGNI MOMENTO
L’OSSIGENOTERAPIA è un trattamento che consiste nella somministrazione di ossigeno supplementare a scopo terapeutico. L’ossigeno è fondamentale e indispensabile per il metabolismo cellulare al fine di garantire tutte le funzioni fisiologiche del nostro corpo.
L’ossigenoterapia aumenta l’apporto di ossigeno ai polmoni, il sangue trasporta ossigeno a tutti i nostri organi che a loro volta quindi beneficeranno di una maggiore disponibilità.
Essendo un trattamento terapeutico, è rivolto a pazienti che presentano insufficienza respiratoria cioè nei casi di ipossia (carenza di ossigeno nell’intero organismo) o da ipossiemia (anormale diminuzione dell’ossigeno contenuto nel sangue). L’ossigenoterapia a lungo termine migliora la qualità di vita dei pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).
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indicazioni
È indicata nei casi di patologie croniche e/o acute come:
BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva), bronchite cronica, asma, fibrosi cistica, disturbi respiratori connessi al sonno che fanno abbassare il livello di ossigeno durante il sonno (es. apnea nel sonno), cefalea a grappolo (cluster headache), polmonite grave, enfisema polmonare e più in generale dalle malattie respiratorie che necessitano di ossigeno supplementare.
Il prodotto non deve essere considerato come un dispositivo di sostegno alla vita o dispositivo salvavita.
Si raccomanda comunque di consultare il proprio medico di famiglia e/o specialista.


Dove FARE OSSIGENOTERAPIA
L’ossigenoterapia può essere fatta in ospedale, direttamente a domicilio o fuori casa.
È importante sapere che per alcuni soggetti esiste la possibilità di non esser costretti in casa grazie all’esistenza dei concentratori portatili che permettono una buona qualità di vita dell’utente.
quantità di ossigeno da somministrare
Non c’è una regola uguale per tutti, ogni caso necessita di essere monitorato in modo specifico valutando la risposta del paziente.
I terapisti dell’ossigeno effettuano test e monitorano le risposte con l’aiuto del saturimetro, differenziando tra i pazienti con BPCO e gli altri – paziente con BPCO: saturazione di O2 ideale tra 88% e 92% (un paziente con BPCO, che cronicamente vive con 88-90% di SpO2, non ha bisogno di avere 98-100%, perché potrebbe andare in ipercapnia (aumento della CO2).
– paziente senza BPCO: saturazione di O2 ideale tra 94% e 98%
L’apporto di ossigeno risulterà sufficiente se migliorano i sintomi, se si riducono dispnea, cianosi, tachipnea e/o tachicardia, se c’è una ripresa della capacità di pronunciare frasi intere. In questo caso si può mantenere l’ossigeno a questo livello senza doverne aumentare il flusso.
L’ossigenoterapia è abbastanza efficace e sicura e solo in rare circostanze può comportare complicanze.

MODALITà DI SOMMINISTRAZIONE
L’ossigeno a domicilio può essere somministrato: in forma gassosa, che è solitamente usato in modo saltuario e dispensato attraverso le aziende sanitarie e le farmacie territoriali pubbliche e private, obbligate per legge a detenerlo; in forma liquida attraverso dispositivi fissi o portatili (stroller) che contengono appunto ossigeno liquido; oppure tramite concentratori di ossigeno che filtrano l’aria presente nell’ambiente rilasciando ossigeno senza bisogno di stoccarlo al suo interno.

